Questo mese vorremmo porre alla vostra attenzione l’ennesimo provvedimento che questo CDQ ha posto in essere nonostante la pausa estiva sull’annoso problema dei Residence di Valle Porcina.
In data 06 Agosto questo Cdq, nella persona del suo presidente Pietrosanti ha inviato una raccomandata al Presidente della Commissione Speciale Politiche per Sicurezza Urbana del Comune di Roma, Fabrizio Santori per denunciare ancora una volta quello che sta accadendo a Valle Porcina.
Nella missiva, che per problemi di spazio non può essere pubblicata per interso su queste pagine, abbiamo ricostruito al Consigliere Santori tutta la storia della collettività di Acilia, i sacrifici e i cambiamenti che in essa sono avvenuti negli anni. Parlare di un alto tasso di criminalità, rispetto ad altre zone di Roma e del nostro Municipio, poteva essere in tempi passati forse troppo esagerato ma adesso siamo costretti ad unirci al coro di coloro che per garantirsi una qualità della vita decente sono costretti ogni giorno a lottare con le istituzioni per i propri diritti. Senza stare qui a riproporre a voi lettori ben informati le problematiche urbanistiche di Acilia, voglio rendervi noto quello che abbiamo evidenziato al Comune e cioè quello che sta accadendo nei pressi del Residence.
Nonostante le varie azioni messe in atto da questo Comitato, l’unico temporaneo risultato ottenuto è quello di aver limitato l’arrivo a 24 famiglie su le possibili 96. I fatti che nello specifico hanno generato e generano problematiche possiamo riassumerli come di seguito: Accattonaggio dinanzi alla chiesa parrocchiale di alcuni soggetti con minacce fatte al parroco che cercava di dissuaderli dalle ripetute richieste di aiuto ricevute. Nella strada che conduce ai residences, Via Serafino da Gorizia larga circa 4.5 mt., le persone che non avrebbero il transito (occupanti dei residences), sfrecciano con le auto tra il giocare dei bambini e il transito di molte persone anziane ivi residenti. Alle innumerevoli richieste degli abitanti, quasi quotidiane, si è più volte arrivati quasi allo scontro fisico, nonostante l’intervento del personale addetto alla sicurezza che nulla può. E’ da rammentare che Via Serafino da Gorizia non ha marciapiede. Sul lato dove insistono le abitazioni chi esce dalla stessa, sia a piedi o in auto, si trova nell’incresciosa situazione di pericolo provocata da chi transita in maniera incivile ed imprudente. Quasi tutte le notti, la difficoltà di riposare in maniera tranquilla. L’enorme frastuono è provocato sia dal personale sorvegliante e sia dalle persone che tentano di entrare abusivamente, oltre a quelle che già risiedono ed arbitrariamente escono dopo gli orari vincolati. Tali fatti hanno generato qualche mese fa anche una sparatoria riportata su i principali organi di stampa. C’è da considerare che all’interno dei residences c’è un continuo accesso giornaliero delle varie forze di polizia che da l’idea più di un penitenziario che di un nucleo abitativo. Le edificazioni, facenti parte di un nucleo di recupero urbanistico in piano “O” con opere a scomputo, essendo terminate da oltre 8 mesi non hanno visto il benché minimo accenno di realizzazione del “parco” da parte della New Esquilino s.r.l.. Oltre alla beffa anche il danno alla salute: è infatti avvenuta, verso la fine di luglio, l’installazione di un’antenna di ripetizione di segnale della TIM s.p.a. sopra uno dei residence. Tale ubicazione poteva essere collocata su un traliccio già esistente a circa 800 mt di fronte al comprensorio “Terrazza del Presidente”. Inoltre, la imminente paura è che il futuro parcheggio diverrà ad uso e consumo del residence invece che del futuro (?) parco. Inoltre questi residence non hanno il certificato di agibilità cosa che rende ancora più misteriosa la ragione che ha portato all’insediamento, lo scorso anno nei residence, di ben 24 famiglie.
Queste le grandi problematiche che abbiamo portato all’attenzione del Consigliere Santori negli scorsi mesi, segno che i problemi per noi di Acilia non vanno in vacanza. Segno che questo comitato di quartiere continua a tenere alta l’attenzione su questo problema e continua a ripetere alle istituzioni quello che da mesi stiamo cercando di ottenere: stop all’insediamento per l’emergenza abitativa, si alle strutture sanitaria, si agli alloggi delle forze dell’ordine, agli uffici comunali e residences per studenti!
Questo è quello che continuiamo a fare nella speranza che questa ennesima denuncia alle autorità non rimanga carta da macero!
*articolo apparso sul numero 132 di Zeus, Settembre 2008.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento